Ri-vivere il paesaggio montano
Il Parco dei Monti Rognosi e della Valle del Sovara: dalle risorse culturali e naturali al turismo rurale sostenibile Progetto secondo classificato al Premio paesaggio della Toscana 2019partner coinvolti: 6
- Comune di Anghiari
- Cooperativa agricola Montemercole
- Cooperativa Toscana d'Appennino
- Provincia di Arezzo
- Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana
- Università degli studi di Firenze (DIDA)
obiettivi specifici
- Mappatura risorse culturali e ambientali
- Valorizzazione delle risorse
- Recupero complessi architettonici del demanio
- Ripristino di vie e viottoli storici
- Attività ambientali e culturali
- Promozione del turismo lento e sostenibile
Temi
- Agricoltura
- Economia
- Montagna
- Turismo
Il paesaggio dei Monti Rognosi e della Valle del Sovara (Arezzo) è espressione di naturalità e cultura locale, oltre a essere custode di risorse e “connessioni” che danno origine a un sistema di grande pregio da riscoprire, valorizzare e recuperare. Riconoscere le componenti di questo sistema, spesso dimenticate, e ricucirne le relazioni interrotte dall’abbandono o da recenti trasformazioni ha costituito la principale sfida. La sperimentazione è stata effettuata in un ambito significativo della Valtiberina attraverso una forte integrazione tra ricerca universitaria (Università di Firenze, Dida) e progettualità pubblica, indagando gli ambiti storici, culturali, naturalistici e geologici Nella fase programmatica e attuativa ha avuto un ruolo fondamentale l’Unione montana dei comuni della Valtiberina Toscana, che oltre a definire un master plan comprensoriale ha individuato una serie di interventi mirati e supportati da soggetti attuatori pubblici e privati, che hanno partecipato collegialmente a bandi di finanziamento europei gestiti dalla Regione Toscana Il master plan ha individuato nel territorio delle aree strategiche caratterizzate da paesaggi di grande qualità, collegati da antichi percorsi territoriali Su questi ambiti sono stati concentrati gli interventi programmati e in gran parte attuati sulle proprietà del demanio regionale, abbandonati da decenni. In particolare, nel territorio dei Monti Rognosi, è stata costruita una rete di risorse fruibili capace di attrarre un turismo interessato e sostenibile supportata da attività culturali e ambientali oltre che agricole, zootecniche e ricettive. Il coinvolgimento delle cooperative è stato fondamentale perché sono state in grado di attivare aziende multifunzionali fortemente legate al territorio montano.
Per informazioni, contattare il centro accoglienza “La Fabbrica della natura”