Parco culturale di Camaiano
Un percorso per il recupero della memoria dei luoghi e delle emergenze storiche, architettoniche e geologiche Progetto quarto classificato al Premio paesaggio della Toscana 2019partner coinvolti: 1
- Comitato salvaguardia e sviluppo del territorio e occupazione (Cssto) Onlus
obiettivi specifici
- Migliorare la fruibilità del territorio
- Manutenzione e ampliamento della sentieristica
- Valorizzazione del paesaggio locale
- Recupero di strutture abbandonate con valore storico-monumentale
- Attività agricole
- Divulgazione ed educazione ambientale
Temi
- Agricoltura
- Formazione
- Natura
- Sostenibilità
- Tutela
Il Parco culturale di Camaiano (Livorno) rappresenta un’esperienza straordinaria da ogni punto di vista. Non solo perché il parco, in sé, non ha confini precisi. Ma anche e soprattutto perché ogni azione di valorizzazione, tutela o promozione del territorio è gestita direttamente dai cittadini. Il parco nasce nel 2016 all’interno del “Comitato salvaguardia e sviluppo di territorio e occupazione Onlus”, costituitosi tre anni prima per preservare le caratteristiche ambientali, naturalistiche e storiche del paesaggio rurale di una vallata del Comune di Rosignano Marittimo classificata dagli strumenti urbanistici di “alto pregio paesaggistico”. La valle, abbracciata dalle colline di Gabbro e Castelnuovo della Misericordia, era minacciata dalla previsione dell’apertura di una cava di argilla che avrebbe aggravato ancora di più lo scempio territoriale. Per opporsi a questo ulteriore consumo di suolo si è costituito il Comitato, che poi ha avviato una battaglia legale. Il territorio del Parco culturale di Camaiano – che comprende i paesi di Gabbro, Nibbiaia e Castelnuovo della Misericordia – è un progetto realizzato, gestito, autofinanziato e amministrato esclusivamente dai cittadini. Gli obiettivi? Il recupero della memoria dei luoghi, la riscoperta delle emergenze storiche, architettoniche, botaniche e geologiche (per divulgarle, conservarle e migliorarle) nonché alla preservazione di un paesaggio meraviglioso e variegato, già ispirazione dei pittori macchiaioli (non a caso Silvestro Lega abitò al Gabbro per quasi un decennio).
Per saperne di più è possibile consultare il sito parcoculturaledicamaiano.toscana.it.