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Menzione per la Toscana al Premio nazionale paesaggio

In occasione della Giornata nazionale del paesaggio – istituita dal Ministero della cultura con l’obiettivo di promuovere la cultura del paesaggio e celebrata in tutta Italia domenica 14 marzo – è stato assegnato anche il premio nazionale del paesaggio, importante riconoscimento che il Ministero attribuisce agli attuatori di buone pratiche per la qualità del paesaggio e della vita delle comunità locali, capaci di testimoniare le potenzialità del patrimonio culturale attraverso la creazione di economie sostenibili e la diffusione e la divulgazione di valori etici e culturali. Ebbene, il vincitore è “La biodiversità dentro la città, la Valle d’Astino di Bergamo”. Ma la commissione ministeriale ha assegnato anche una menzione speciale, nove menzioni e cinque segnalazioni. La menzione speciale spetta alla Toscana grazie al progetto “Ri-vivere il paesaggio montano. Il Parco dei Monti Rognosi e della Valle del Sovara: dalle risorse culturali e naturali al turismo rurale sostenibile”, presentato dall’Unione montana dei comuni della Valtiberina toscana, che si era già classificato al secondo posto del premio promosso dall’Osservatorio regionale del paesaggio della Toscana. Per la commissione il progetto ha dimostrato di “saper mettere a sistema i vari aspetti del paesaggio e gli attori coinvolti nelle dinamiche di governo delle trasformazioni, in particolare il dipartimento di architettura dell’Università di Firenze, facendone un esemplare modello di sviluppo sostenibile”. Inoltre, l’iniziativa meritevole di menzione speciale “ha presentato una forte integrazione tra le politiche internazionali, nazionali e regionali sul paesaggio, concorrendo nell’attuazione del Piano paesaggistico della Toscana”.

“Dobbiamo sempre pensare alla grande lungimiranza dei nostri padri costituenti, che iscrissero nell’articolo nove, tra i principi fondamentali, non soltanto la tutela del patrimonio storico e artistico della nazione, ma anche la tutela del paesaggio” ha dichiarato il ministro della cultura Dario Franceschini annunciando i premiati. “Pensiamo quale capacità di visione aveva quella generazione di politiche e di politici nell’immaginare il futuro. Per questo nel 2016 abbiamo istituito la Giornata nazionale del paesaggio, che è un modo per organizzare una competizione virtuosa tra progetti, per tenere vivo questo tema e di partecipare alla selezione europea che si svolge successivamente. È un riconoscimento importante, è una prova di come noi in molti settori siamo all’avanguardia. Dobbiamo essere orgogliosi – ha concluso Franceschini – perché la tutela del paesaggio è uno dei settori su cui l’Italia è più avanti di molti altri paesi”.

Il progetto “Ri-vivere il paesaggio”, avviato nel 2008, ha l’obiettivo di riscoprire, valorizzare e recuperare conoscere il paesaggio montano in alcune aree della Valtiberina (Arezzo), espressione di naturalità e cultura locale, e di ricucire le “connessioni” interrotte dall’abbandono o da recenti trasformazioni. La sperimentazione è stata effettuata attraverso una forte integrazione tra ricerca universitaria (Università di Firenze, Dida) e progettualità pubblica. La prima ha fornito tutte le conoscenze utili in ambito storico, culturale, naturalistico e geologico. Nella fase programmatica e attuativa l’Unione Montana, oltre a definire un progetto integrato comprensoriale, ha individuato una serie di interventi mirati e supportati da soggetti pubblici e privati, che hanno partecipato collegialmente a bandi di finanziamento europei gestiti dalla Regione Toscana.

Il progetto territoriale ha individuato le aree strategiche, caratterizzate da paesaggi fortemente identitari e ricchi di potenzialità, collegati da antichi percorsi. Su questi ambiti sono stati concentrati gli interventi, passando dalla scala vasta alla scala di dettaglio. Quest’ultima ha concentrato l’attenzione principalmente sull’esteso patrimonio agricolo e forestale del Demanio regionale, attraverso progetti specifici rivolti al recupero di complessi archeologici e architettonici, strade ed estesi terreni abbandonati.

In particolare, è stata costruita una rete di risorse fruibili, capace di attrarre un turismo interessato e sostenibile, supportata da attività culturali e ambientali, oltre che agricole, zootecniche, ricettive e ricreative. La multifunzionalità aziendale sviluppata da due cooperative locali (Cooperativa agricola Montemercole e Cooperativa Toscana d’Appennino), a cui negli ultimi anni se ne è aggiunta una terza (Fattoria La Tosca società agricola), ha ridato vita a parti strategiche del territorio, coinvolgendo la comunità locale, con la sua storia e le sue tradizioni.

“I riconoscimenti nazionali, le menzioni e i premi che si sono susseguiti negli ultimi mesi, dimostrano che il grande lavoro di rilancio del turismo sta portando i suoi frutti” ha spiegato il sindaco e assessore al turismo nell’Unione del comuni della Valtiberina, Alessandro Pocri“Stiamo vivendo un momento storico molto delicato, le limitazioni imposte dalla pandemia, ci hanno costretti a sospendere molte iniziative in programma nel territorio, ma voglio ricordare che Anghiari resta uno dei comuni della provincia più attivo per quantità e qualità di eventi organizzati. Stiamo lavorando per unire sempre più le attrattive naturalistiche a quelle culturali e storiche, valorizzando i nostri musei con mostre e collaborazioni che ci vedono al lavoro con musei di rilevanza mondiale, come la Galleria degli Uffizi. La menzione fatta dal Ministero della Cultura in occasione del Premio del Paesaggio 2021 è per noi un motivo di orgoglio e uno stimolo a continuare in questa direzione”.